Il cacciatore e la regina di ghiaccio. Ritorno di fiaba

Il nostro parere

Il cacciatore e la regina di ghiaccio (2016) USA di Cedric Nicolas-Troyan

Molto tempo prima che la lama di Biancaneve trafiggesse la regina cattiva Ravenna, sua sorella Freya  era stata vittima di un terribile tradimento e per questo aveva deciso di lasciare il Reame. Possedendo il dono di poter congelare ogni suo nemico, aveva trascorso decenni, formando una legione di letali cacciatori, tra cui Eric e la guerriera Sara, per scoprire infine che i suoi due prediletti avevano contravvenuto al suo unico dettame: chiudere per sempre il cuore ai sentimenti. Convinto della morte di Sara, Eric è diventato cacciatore e dopo aver salvato Biancaneve deve di nuovo salvare il mondo. Solo che Sara è ancora viva ed è ritornata al fianco di Freya.

Il prequel come sequel. Da questo gioco di parole si può capire la manovra economica alla base di questa operazione. La rilettura delle fiabe in salsa moderna ha dato sfogo agli sceneggiatori che hanno immaginato un mondo intorno alla fiaba classica, completandola con un prima e un inevitabile dopo Biancaneve. Vengono ripescati l’eroe maschile e la cattiva del primo episodio (Theron splendida) per mantenere un minimo collegamento e per replicare il successo economico di Biancaneve e il cacciatore (2012). Poi si è puntato sulla spettacolarità dei combattimenti, semplificando al massimo i concetti di buono e cattivo,  con indiscutibile professionalità ma poca sostanza e qualità.

 

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