I recuperanti – Post bellico

Il nostro parere

I recuperanti (1970) ITA di Ermanno Olmi

Di ritorno dalla campagna di Russia dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il giovane Gianni ritorna al paese natale sull’altopiano di Asiago. Alla ricerca di un lavoro, incontra il vecchio Du che si guadagna da vivere recuperando i residuati bellici metallici della guerra sulle montagne.

Scritto con Mario Rigoni Stern e Tullio Kezich, I recuperanti  è una rara operazione di autore che coniuga lo spirito documentaristico a quello legato alla fiction con sapienza narrativa e forza evocativa. Film antibellico, si caratterizza per l’attenzione ai paesaggi e per la particolare interpretazione di Tom Lunardi, attore non professionista, che si immedesima a tal punto nel personaggio fino a viverlo integralmente, legato com’è al suo talento istrionico.

Attento ai costumi contadini (poteva essere altrimenti conoscendo Olmi) e rispettoso dei luoghi incontaminati, il regista viaggia tra il realismo estremo al dramma, con accenni alla commedia quando il personaggio principale si lascia andare ad atteggiamenti clowneschi.

Intenso nella parte descrittiva e profondo nelle riflessioni filosofiche sottostanti la vita “libera” dei recuperanti, è particolarmente vivido il ritratto dei lacci e lacciuoli della vita “normale”, contrapposta alla selvaggia ricerca di avventura senza compagnia e senza possibilità di costruirsi una famiglia.

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