I due papi – Opposte visioni

Il nostro parere

I due papi (2019) USA di Fernando Meirelles

Frustrato dalla direzione intrapresa dalla Chiesa, nel 2012 il cardinale Jorge Mario Bergoglio chiede il permesso di ritirarsi dalla sua carica a papa Benedetto XVI, la cui interpretazione della dottrina è diametralmente opposta alla sua.

Immaginare un incontro tra Ratzinger e Bergoglio appena prima delle dimissioni del secondo permette di confrontare due diverse interpretazioni del messaggio evangelico; farlo senza essere capzioso o fazioso è un atto di coraggio. Il film di Meirelles compie questo passo importante facendo parlare i due protagonisti attraverso un dialogo fitto basato su opere, discorsi e frasi pronunciate da entrambi che vengono cucite con intelligenza nella tessitura del copione.

A questo si aggiunge la bravura dei due interpreti che con misura si propongono nei due papi dimostrando sia aderenza fisica ai personaggi (ascoltare la pronuncia argentina in originale di Pryce) che una immersione nel modo di proporsi e ammiccare. Molta parte del merito va alla sceneggiatura di McCarten, tratta dalla sua omonima opera teatrale.

La regia si limita a osservare i volti e i cenni dei personaggi, rimanendo un po’ statica ma rispettosamente a distanza. Il risultato è un’opera pregevole sotto molti aspetti ma un po’ didascalica.

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