Hotel Gagarin – Stralunato a tratti

Il nostro parere

Hotel Gagarin (2018) ITA di Simone Spada

Cinque italiani vengono inviati in Armenia per girare un film, ma dopo il loro arrivo scoppia una guerra. Dopo essere stati abbandonati in un hotel nella foresta, trovano un’occasione inaspettata per la felicità.

Opera prima premiata al David di Donatello. E’ un film Abbastanza ingenuo che presenta troppi stereotipi (la prostituta dal cuore buono, il coatto intelligente, il prof sensibile ma lontano dalla realtà, la cinica che si pente ecc.) e alcune ottime ide.  La carrellata finale dei sogni  messi in scena dalla troupe improvvistata rappresenta senza dubbio l’aspetto più immaginifico e riuscito, un tocco di poetica che si staglia rispetto al resto della trama. Altra cosa positiva è l’ambientazione lontana dalla nostra quotidianità, un mondo ancora infantile che può credere a quanto vede sullo schermo.

Il ritratto dei perdenti è invece già visto e rivisto. Troppi attori sono nella loro comfort zone, a ripetere tic e sbuffi di altri mille personaggi uguali di fondo, senza un reale lavoro di scavo.

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