Fuggiamo insieme – Chimica

Il nostro parere

Fuggiamo insieme (1942) USA di Leo McCarey

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il matrimonio di una ballerina di Brooklyn con un barone austriaco si rivela pericoloso quando si scopre che l’uomo è coinvolto con le attività dei nazisti.

McCarey dirige ottimamente un’opera che alterna con sagacità i diversi generi, sia pure illuminati dalla luce della commedia brillante che è l’elemento preponderante. Eppure il regista sa inserire momenti appartenenti al film di guerra, al thriller, nonchè ai film di spionaggio.

La chimica tra i due personaggi funziona benissimo. Cary Grant non ha ancora affinato la classe e lo stile del post guerra e tende ancora ad agitarsi troppo ma è un incrocio riuscito tra una canaglia e il latin lover. Ottima anche la performance di Ginger Rogers che mostra una versatilità che non le è sempre stata riconosciuta.

Il film forse è un po’ troppo lungo  e non mostra un’attenzione maniacale ai dettagli storici ma è stato girato in piena guerra e fa parte certamente dell’apparato propagandistico americano. McCarey accenna con un certo intuito alle mostruose macchinazioni di Hitler contro gli ebrei senza conoscere pienamente, come tutti all’epoca, la portata del genocidio.

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