Finchè morte non ci separi (2019) USA di Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett
Grace sposa l’uomo dei propri sogni presso la lussuosa magione della sua ricca ed eccentrica famiglia. La donna, però, sta per affrontare il peggiore degli incubi, inseguita dai suoceri che ne vogliono la morte.
Commedia nera? Qualche tono ce l’ha. Film horror? Solo per una minima parte. Metafora metacinematografica? No, Jordan Peele è ben altra cosa. Thriller? Direi che la tensione nona abita qua. Qui siamo solo nell’ambito di un’idea abbastanza diversa dal solito che è balzata nella mente degli sceneggiatori. Un conto però è avere una buona idea, altro è tenerla in vita in un lungometraggio dando corpo ai personaggi e dimensione all’assurdità dell’assunto.
Se i personaggi sono solo una copertina e il presupposto ovviamente inconsistente della trama (non è così, in fondo, il cinema horror moderno tranne rarissimi casi) non viene determinato da una tensione emotiva fortissima, si resta solo nel divertissement che magari fa sorridere in alcuni momenti, ma spesso ci spinge a guardare l’orologio per capire quanto tempo manca all’inevitabile e lapalissiano finale.
