Fallen. Altro che caduta: è un precipizio

Il nostro parere

Fallen (2016) USA di Scott Hicks

Ma riusciremo a liberarci dalla nefasta influenza dei teen drama un giorno o l’altro? Riusciremo a non sorbire l’ennesima variazione sul tema dell’adolescente infelice, poco capita che conserva in sé un mistero, l’amore e chissà cos’altro? Riusciremo a vedere un mondo che abbia qualcosa a che fare con la realtà effettiva degli adolescenti senza vampiri, fantasmi e ora angeli caduti?

Davvero vogliamo credere a riformatori lussuosissimi in cui ci sono solo belle ragazze in minigonna senza un filo di grasso, brufoli o alito cattivo? E che dire dei maschietti? C’è sempre un biondo, un moro, un nero e un nerd: sembra una barzelletta ma è la coazione a ripetere. Il moro e il biondo si contendono la bella ragazza e sono alti, muscolosi, senza un pelo o un filo di barba, spesso con l’aria imbronciata da modello.

La storia di questo ennesimo omaggio alla pessima letteratura (la piaga è anche nei libri, perché come gli altri è tratto da una serie di romanzi) è assolutamente superflua. Scott Hicks dirige questo polpettone indigeribile e indifendibile almeno giocando sulle atmosfere gotiche ispirate dall’ambientazione. Tutto il resto è pianto.

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