Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga

Il nostro parere

Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga (2020) USA di David Dobkin

Lars, islandese, ha sempre sognato di vincere l‘Eurovision Song Contest; ma a Husavik ridono di lui, persino suo padre.  L’unica a credere in Lars è Sigrit, la strana bimba che non sapeva parlare e che forse era sua sorella. I due formano i Fire Saga, presi in giro da tutti fino al  giorno in cui arriva la notizia che la band è stata scelta per partecipare alle selezioni dell’Eurovision Song Contest. Finalmente i due hanno la possibilità di realizzare i loro sogni.

Prodotta e scritta da Will Ferrell per Netflix, l’opera presenta le caratteristiche tipiche dei film dell’attore che si mantiene in bilico tra il trash e il demenziale. Così anche i Fire Saga si muovono tra il ridicolo e il kitsch con un armamentario romantico che prevede la presenza di elfi, fantasmi e altre amenità senza senso che hanno il solo scopo di raggiungere l’inevitabile Happy End.

Se poi Ferrell si esprime come di consueto con le sue mossette e l’esasperazione dei caratteri del suo personaggio, la vera sorpresa è Rachel McAdams, in parte e credibilissima in mezzo ad una trama assurda.

Inutile cercare la logica, il senso di questo prodotto che ha il solo scopo di far divertire. Ci riesce, incredibilmente, anche se la risata non è immediata, perchè non ha pretese, ricerca la forzatura e l’eccesso, desidera provocare lo spettatore con amenità e illogicità manifeste.

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