Encanto (2021) USA di Jared Bush, Byron Howard, Charise Castro Smith
In alto nelle montagne della Colombia c’è un luogo incantato chiamato Encanto. Qui, in una casa magica, vive la straordinaria famiglia Madrigal dove tutti hanno capacità fantastiche.
“Encanto” è un film piacevole, pensato dalla Disney per le festività natalizie ma ambientato inusualmente in Colombia con una famiglia, i Madrigal, che ha ricevuto poteri speciali dopo essere sopravvissuta a una tragedia.
Sulla falsariga di “Coco” della Pixar, il film contiene molti cenni alle radici colombiane, dall’uso di fiori e animali specifici delle regioni alla creazione di canzoni che incorporano la tavolozza musicale del paese. I costumi colorati e fluenti, i dettagli della moda colombiana, lo stesso mix razziale sono elementi importanti, dettagli che fanno rivivere un mondo. Stephanie Beatriz è molto brava nei panni di Mirabel, incarnando sia il dolore che l’amore nella sua voce per tutto il film, senza mai perdere il senso della goffa giocosità che rende il suo personaggio così simpatico.
I registi Jared Bush e Byron Howard (“Zootopia”) e la co-regista Charise Castro Smith (“Raya and the Last Dragon”) hanno creato un film dal cuore gentile sui disadattati che cercano per fare la cosa giusta, senza puntare sul cattivo classico, derubricato a vaga minaccia. La musica e lo stile nell’animazione dovevano essere il plus dell’opera che brilla per il film design originale della casa magica ma difetta in alcuni brani musicali. The family Madrigal apre magnificamente il racconto con un ritmo trascinante ed un’animazione spontanea, ma altri brani risultano più ripetitivi nonostante siano scritti dal nuovo padrone del musical americano, Lin Manuel Miranda.
La storia di immigrazione è trattata con sensibilità e gusto ed è un elemento che ci fa apprezzare il film poiché cade in un periodo che la ricerca di una nuova patria, è vista con sospetto e odio, odio che Encanto suggerisce di dimenticare.
