Dead man – Oltre il western

Il nostro parere

Dead Man (1995) USA di Jim Jarmusch

In fuga dopo aver ucciso un uomo, il contabile William Blake incontra un nativo americano di nome Nessuno che lo prepara per il suo viaggio nel mondo spirituale e per la sua trasformazione.

Dead Man è un western che segue i parametri classici del genere ma anche un film d’autore che permette a Jarmusch di proseguire nella sua sperimentazione senza andare oltre i limiti del western poiché mescola i criteri estetici tipici del regista con una colonna sonora prepotente e i suoi personaggi inquietanti e magnetici.

Il protagonista entra nel western attraverso un’immagine realistica e brutale che introietta la visione classica nonché la rilettura di Leone per giungere ad un bianco e nero livido e maestoso. Entra nella storia ma senza alcuna possibilità di redenzione, di sopravvivenza perché il suo destino è già deciso, definitivo.

La colonna sonora composta da Neill Young è formidabile. Dà senso a tutta la storia, la mette in risalto e la riunisce quando necessario.. Con questa componente, il bianco e nero, la personalità dei suoi personaggi e la disposizione di Blake come una sorta di straniero in un luogo che gli è estraneo, Jarmusch compone la sua interpretazione del genere. Sorprende la qualità complessiva della recitazione.

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