Dark places. Misteri nella memoria

Il nostro parere

Dark Places (2015) USA di Gilles Paquet Brenner

Libby, sopravvissuta alla strage della propria famiglia 30 anni prima per mano del fratello, vive nascosta dal mondo; fragile ed insicura si mantiene grazie alla memoria di quegli eventi che ha raccontato in un libro, ma ormai i soldi stanno per finire, l’incertezza del futuro le pesa sempre di più. Dopo aver accettato l’invito da un gruppo di fanatici dei delitti comincia a riconsiderare i suoi ricordi, nel tentativo di capire se il fratello è colpevole o meno. Questa ricerca la porta a mettere in discussione ogni cosa.

Paquet Brenner ha avuto un buon successo con La chiave di Sara, ma non ha una mano particolarmente felice in questo film, complessivamente convenzionale e superficiale. Non ci si appassiona mai alla sorte di Libby, manca empatia con i personaggi, non vi sono momenti di scavo psicologico convincente. Il regista non sa scegliere mantenendosi in precario equilibrio tra il thriller ed il viaggio interiore, fallendo in entrambi. Attori abbastanza anonimi e spenti tranne Christine Hendricks.

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