Crescendo – La speranza negata

Il nostro parere

Crescendo (2020) GER di Dror Zahavi

Quando il celebre direttore d’orchestra Eduard Sporck accetta l’incarico di creare un’orchestra giovanile israelo palestinese, viene rapidamente trascinato in una tempesta di problemi irrisolvibili.

Appassionato film che vuole rappresentare le ferite sotterranee del conflitto israelopalestinese, gli odi e il cumulo di rabbia che tutti vivono nell’area geografica. Evitando ogni semplificazione e il cedimento alle false speranze, Zahavi porta le ragioni di entrambi gli schieramenti, soprattutto di coloro che rifuggono l’estremismo ma sono portati dalla situazione a combattere per il proprio futuro.

In mezzo c’è un uomo tormentato che crede nel potere della musica ma che deve fronteggiare anni e anni di colpe e violenze. La musica permette, per brevi istanti, di superare le divisioni, di valicare le frontiere. In mezzo a tutte le recriminazioni c’è spazio per i sentimenti e per il riconoscimento dell’altro. Zahavi non si illude e non illude: il cammino è lungo e faticosissimo e richiede un tributo spesso insopportabile, ma solo così si può andare oltre.

La bellezza del film sta in questo con un regista diligente al servizio della sceneggiatura che si mostra solido ma al contempo poco creativo. Basta però per infondere commozione e per colpire la sensibilità di chi guarda, lasciandosi andare sulle note del Bolero.

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