Contromano – Solidali

Il nostro parere

Contromano (2018) ITA di Antonio Albanese

Mario è un milanese cinquantenne che gestisce un negozio di calze, ereditato dal padre. La sua routine viene stravolta da Oba, un senegalese venditore ambulante di calzini, che si piazza vicino al suo negozio. Mario così decide di rapire Oba e riportarlo al suo paese.

Il tema dei migranti viene visto con l’occhio del paradosso anche se lo spunto sociale, il piccolo imprenditore in crisi, ha un forte radicamento nella realtà, così come le paure, le angosce vissute dalla categoria. Albanese sa rendere bene questo aspetto, evidenziando la perdita di contatto con la realtà che spinge a vedere nell’emigrato il nemico da abbattere. L’inizio è, infatti, riuscito ed in parte spiazzante.

L’intuizione è il viaggio all’incontrario, l’idea di folle di ricondurli nella loro nazione finendo poi per essere coinvolto nella scoperta di culture diverse. Questa parte è la più debole perchè sembra programmaticamente decisa a tavolino.

Il film on the road è una carta vincente e mescolarlo alla black comedy poteva essere un risvolto che avrebbe fatto guadagnare in originalità, Lo spirito caustico si perde man mano nello sviluppo della vicenda che si riassume in un finale buonista che inverte la situazione di partenza affermando come la mescolanza e la comprensione sia alla base della convivenza.

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