Colonia. Abusi e orrori

Il nostro parere

Colonia (2015) GER di Peter Gallenberger

Durante il golpe di Pinochet un fotografo tedesco viene arrestato e portato nella Colonia Dignidad, un enclave religioso mistica in cui domina il leader Paul Shaffer. Lì il fotografo viene torturato in modo orribile fino a congegnare di aver subito danni cerebrali pur di poter scampare alla brutalità dei poliziotti cileni. La fidanzata, scoperto dove era stato condotto, si introduce nella colonia fingendo di essere una seguace del predicatore. In realtà Shaffer è un sadico che ha imposto un regime ferreo in cui sesso, contatti tra uomini e donne e relazioni sono totalmente vietate. I due si ritrovano e cercano di fuggire.

Il film ha il merito di far conoscere questa colonia che ha avuto un ruolo nefasto durante la dittatura. Shaffer è poi stato arrestato e condannato per abusi su minori ed è morto in prigione, ma è chiaro il suo legame con il nazismo e con il totalitarismo. Tuttavia, la forzata ricostruzione e le semplificazioni narrative riducono il tutto ad un’opera interessante ma senza mordente, che colpisce ma non convince, che turba ma non emoziona.

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