Cado dalle nubi – Neomelodico

Il nostro parere

Cado dalle nubi (2009) ITA di Gennaro Nunziante

Checco è un giovane cantante pugliese che sogna il grande successo. Lasciato dalla fidanzata si trasferisce a Milano dal cugino che scopre essere gay e impegnato con Manolo. Si innamora di una ragazza e cerca di conquistarla tra una clamorosa gaffe e l’altra.

Esordio di Zalone del cinema, il più grande fenomeno comico del secolo (fino ad ora, si intende), inizia con una commedia che parte dalla immediata simpatia del protagonista utilizzando sostanzialmente come tema di fondo l’intolleranza (l’omofobia e il non ancora risolto tra i settentrionali ed i meridionali) attraverso battutacce politicamente scorrette e, per questo, molto divertenti nella loro evidenza.

Altrettanto evidente che, anche a posteriori, non si può parlare affatto di capolavoro assoluto. La sceneggiatura, infatti, se è centrata su Checco, mostra limiti nella definizione degli altri personaggi, non sempre all’altezza (il leghista Marescotti e la coppia gay  sono mirabili ma pur sempre macchiette), e nel saper uscire dai contorni della favoletta.

Nel 2009 molti non capirono che la comicità di Zalone non vuole essere una giustificazione per i qualunquisti e sfruttatori degli italiani ma solo un ritratto impietoso dei vizi del nostro popolo. Condannare l’attore pugliese sarebbe come condannare i personaggi con cui Alberto Sordi (Vigile, medico o vedovi)  crocifiggeva il malcostume della sua epoca facendo ridere ma anche approcciando i suoi ruoli senza il piglio giudicante ma mostrandoli nella loro sconcertante pochezzza.

Così è anche Zalone e non possiamo illuderci che le cose cambieranno presto

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