Belli ciao (2022) ITA di Gennaro Nunziante
Pio e Amedeo sono amici inseparabili, ma dopo la maturità si dividono: Pio parte per Milano, Amedeo, invece, resta in Puglia. Il primo, finanziere a Milano sull’orlo del fallimento, torno nel paesino pugliese per caso.
Il duo comico pugliese si affida all’esperta mano di Gennaro Nunziante, regista di tutti i film di Checco Zalone (eccettuato Tolo Tolo), per rinverdire i fasti della commedia scorretta e demenziale. Nunziante è esperto, ma non può convertire in oro ciò che non lo è.
Pio e Amedeo si muovono, infatti, su binari fin troppo prevedibili di una comicità grassa che si basa sulla fisicità dei due attori, sulla loro limitata espressività. Talvolta riesce loro un’intuizione, una scena che strappa qualche facile risata, soprattutto in virtà di un’ambientazione quasi bucolica. Si tratta di un miglioramento rispetto al passato ma la vis buonista e l’happy end finale non convince minimamente.