Ant Man. Superminieroe

Il nostro parere

Ant Man (2015) USA di Peyton Reed

L’ultimo eroe della Marvel portato sullo schermo è il più piccolo in assoluto. La casa editrice ha trovato il filone giusto per conquistare il pubblico e ora è solo questione di marketing, non certo di valore estetico.

Scott è appena uscito di prigione, dopo aver scontato una condanna per hackeraggio a fin di bene. Aveva, infatti, reso pubblici i dati segreti di una multinazionale. Cerca di riconquistare la moglie e ritrovare il rapporto con la figlia, ma è davvero difficile perché non trova lavoro. Viene contattato da un ricco miliardario Hank Pym che lo convince ad indossare la tuta di Ant man per salvare il mondo da un’invenzione folle. Ci aggiungete l’amore, parecchie botte, scontri e combattimenti, effetti speciali a go go ed ecco il classico film da supereroe, tarato su un target molto giovane, senza particolari quesiti etici.

Il successo è garantito, non la qualità. Il film è scorrevole, ma superficiale. Gli attori sono professionali ma non intensi. Paul Rudd, specializzato in commedie, regge bene il ruolo, dando il meglio nelle parti ironiche. Michael Douglas è un Hank Pym che dice esattamente quello che ti aspetti fin dal primo minuto. Potevano fare un copione migliore.

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