Ammonite – Sopra un’onda del mare

Il nostro parere

Ammonite (2020) USA di Francis Lee

Mary, una paleontologa, vende fossili comuni ai turisti per supportare la madre malata. Tuttavia, un’offerta di lavoro cambia la sua vita quando un visitatore la assume per prendersi cura di sua moglie, della quale Mary si innamora.

Mary Anning fu riconosciuta dalla Geological Society of London solo dopo la morte, avvenuta nel 1847 a 48 anni, come studiosa di valore in quanto donna. Quesfo film ne racconta un momento della vita accentuando l’aspetto di un’omosessualità di cui non ci sono certezze storiche e esplicitando il rapporto che aveva con Charlotte Murchison.

Viene così parzialmente celato l’ostracismo subito, il lavoro svolto, per concentrarsi su una dimensione umana che le attrici sanno rendere benissimo. Il ruolo della  donna viene certo suggerito, ma appare sullo sfondo, confuso. Altro aspetto è il paesaggio aspro in cui i personaggi si muovono dove la natura sovrasta i sentimenti, spegnendoli o esaltandoli.

Nel ritratto complessivo emergono le figure di Winslet e Ronan, bravissime nel tratteggiare sospiri e silenzi, così come sanno dare intensità ad un finale che diversamente sarebbe apparso confuso. La sceneggiatura non riesce a chiudere le diverse pagine aperte per cui l’operazione risulta lacunosa ed incompleta pur nel pregevole aspetto formale.

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