American night – Pulp italoamericano

Il nostro parere

American night (2021) USA di Alessio Della Valle


John Kaplan, un mercante d’arte, vede arrivare Vincent, il suo fratellastro, con un quadro di Andy Warhol scomparso. Purtroppo per lui, Michael Rubino, criminale e pittore fallito, rapisce la sua ex fidanzata per riavere il dipinto.


Il modello è evidentemente il pulp nella versione Tarantino aggiungendo colori, luci d’atmosfera che fanno tanto retrò, mescolando pop art, fumetto e (appunto) la caricatura cinematografica del genere pulp che hanno influenzato l’esordio alla regia di lungometraggi di fiction di Alessio Della Valle.

Il cast è di quelli importanti ed internazionale. A fianco di alcuni attori italiani (Cerlino, Leonardi, Cucinotta) vi sono attori di nome come Jeremy Piven (Mr Selfridge, Entourage), Jonathan Rhys Meyers (Sognando Beckham) ed Emile Hirsh (Into the wild) oltre che comprimari abbastanza noti come Michael Madsen, guarda caso attore feticcio proprio di Tarantino.

Con una presentazione di questo tipo era lecito attendersi qualcosa di forte, ma la montagna ha partorito un topolino. La sceneggiatura raffazzonata disegna personaggi eccessivi ma scarsamente interessanti, la recitazione molto disomogenea per qualità e sostanza indebolisce l’insieme che lavoro per accumuli di immagini. Sotto la superficie, però, c’è poco se non la volontà di stupire che fa poca strada.

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