American assassin. Vendetta, tremenda vendetta

Il nostro parere

American assassin (2017) USA di Michael Cuesta

Mitch, studente universitario, perde la sua fidanzata in un attentato compiuto da terroristi islamici. Nei mesi seguenti taglia i ponti con la civiltà e si addestra per infiltrarsi in una cellula terroristica, con il solo scopo di uccidere gli assassini. Riesce ad infiltrarsi nella cellula, ma la CIA lo ferma e lo arruola, trasformandolo in un agente senza pietà.

Tratti dalla serie di romanzi di Vince Flynn sul personaggio, appare come un film senza anima, vuoto e monotono. L’azione è meccanica, legata a stereotipi stravisti. I cattivi sono tanto cattivi, i buoni sono brutali ma solo per necessità e ogni tanto mostrano il lato buono ed il cuore d’oro. Deboli, ossessivi e superomistici, i protagonisti si muovono con l’eleganza di un elefante nella cristalleria nel mondo dello spionaggio e hanno pure il coraggio di sorridere rilassati dopo una semplice esplosione nucleare che provoca un enorme tsunami. Logica e razionalità? Si pretende troppo da uno che è convinto che sparare è l’unica soluzione per tutto.

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