America Latina – La famiglia

Il nostro parere

America Latina (2021) ITA di Damiano e Fabio D’Innocenzo

Massimo è un dentista di Latina, felicemente sposato e con due figlie. Un giorno scende in cantina per una faccenda domestica e vi trova una ragazza legata e imbavagliata che chiede aiuto.

Inquietante e deformato il mondo dei fratelli D’Innocenzo è eccentrico e posizionato a Latina, questa volta richiamato nel titolo piuttosto che nell’ambientazione lasciata volutamente nel vago. Il film potrebbe essere definito pseudo-lynchiano.

Alcuni movimenti della macchina da presa, varie inquadrature del carrello e una manciata di zoom sono presi in prestito da questo o quel regista: la torta di ciliegie potrebbe rappresentare i funghi mangiati da Clint Eastwood ne La notte brava del soldato Jonathan di Don Siegel (remake di Sofia Coppola, da cui i fratelli D’Innocenzo prendono in prestito le camicie da notte delle tre donne), e il riemergere di Elio Germano dal seminterrato ricorda il Nosferatu nell’opera di Murnau.

I riferimenti giocosi abbondano e il desiderio dei fratelli di recitare si fa sentire anche prima dell’inizio del film, dal fischio della sigla della Universal ai titoli di testa che vengono lanciati all’indietro, passando per la locandina stessa del film, che è identica a quella di la serie tv Fargo. La loro dichiarata cinefilia potrebbe sembrare artificiosa a molti, ma non è mai ostentata o fine a se stessa; è un tacito accordo con lo spettatore.

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