Alain Delon: Addio al Gigante del Cinema Francese, Tra Successi e Rivalità

Il 18 agosto 2024, il mondo del cinema ha perso Alain Delon, uno degli attori più iconici e influenti del XX secolo. La sua morte, all’età di 88 anni, segna la fine di un’epoca e lascia un vuoto nel mondo del cinema, dove Delon ha brillato per oltre cinque decenni. Oltre ai suoi ruoli memorabili sul grande schermo, la vita di Delon è stata segnata da intensi rapporti personali, sia dentro che fuori dal set, e da una rivalità leggendaria con un altro colosso del cinema francese, Jean-Paul Belmondo.

Alain Fabien Maurice Marcel Delon nacque l’8 novembre 1935 a Sceaux, un comune alla periferia di Parigi. La sua infanzia fu tutt’altro che idilliaca. Figlio di un direttore di cinema e di una farmacista, i genitori di Delon si separarono quando lui aveva solo quattro anni. Questa separazione segnò profondamente il giovane Alain, che fu affidato a una famiglia adottiva. La sua infanzia fu segnata da una continua instabilità, passando da una famiglia all’altra, un’esperienza che influenzò profondamente il suo carattere e la sua visione della vita.

Questa turbolenta infanzia contribuì a plasmare la personalità complessa e spesso tormentata di Delon, conferendogli un’aura di mistero e una profondità emotiva che avrebbe poi portato nei suoi ruoli cinematografici. A scuola, Delon era considerato un ragazzo ribelle e difficile da gestire, con frequenti cambi di istituto a causa della sua indisciplina. Nonostante queste difficoltà, il giovane Delon riuscì a trovare la sua strada, iniziando a lavorare come apprendista macellaio prima di essere chiamato a prestare servizio militare. Fu durante la sua permanenza in Indocina, come paracadutista nella guerra d’Indocina, che Delon cominciò a maturare e a cercare un nuovo scopo nella vita.

Alain Delon è stato non solo una star del cinema, ma anche una figura carismatica e spesso controversa nella sua vita privata. La sua bellezza e il suo fascino lo hanno reso un’icona, ma anche un uomo che ha vissuto con passione e intensità, circondato da una serie di relazioni sentimentali e familiari che hanno spesso occupato le prime pagine dei giornali.

Delon ha avuto numerose relazioni amorose, molte delle quali sotto i riflettori della cronaca. Tra queste, la più famosa è stata con l’attrice Romy Schneider, conosciuta sul set del film “L’amante pura” nel 1958. La loro storia d’amore è stata appassionata ma tormentata, e nonostante la separazione, i due rimasero legati per tutta la vita. Dopo la fine della relazione con Schneider, Delon si legò a diverse altre donne, tra cui Nathalie Delon, con cui ebbe il figlio Anthony, e Rosalie van Breemen, dalla quale nacquero Anouchka e Alain-Fabien.

Tuttavia, la vita familiare di Delon non è stata priva di problemi. Il rapporto con i suoi figli, in particolare con Anthony Delon, è stato spesso difficile e conflittuale. Anthony ha parlato pubblicamente delle tensioni con il padre, descrivendo un’infanzia segnata dalla distanza emotiva e dalle aspettative elevate di Delon. Anche i rapporti con Alain-Fabien sono stati complicati, con il figlio che ha avuto problemi con la legge e ha faticato a trovare il proprio posto all’ombra del padre celebre.

Un capitolo particolare nella vita privata di Delon riguarda Ari Boulogne, figlio della cantante e attrice Nico, nato nel 1962. Ari ha sostenuto di essere figlio di Delon, anche se l’attore non lo ha mai ufficialmente riconosciuto. La madre di Delon, Edith Boulogne, ha cresciuto Ari come un suo nipote, ma questo non ha mai portato a un riconoscimento ufficiale da parte dell’attore. La questione ha alimentato voci e speculazioni per anni, lasciando un’ombra sulla complessa vita familiare di Delon fino alla morte tragica di Ari nel 2023 per overdose.

Uno degli aspetti più noti della carriera di Delon è stata la sua rivalità con Jean-Paul Belmondo. Sebbene i due fossero spesso considerati come opposti – Delon incarnava il fascino glaciale e aristocratico, mentre Belmondo rappresentava l’eroe popolare e scanzonato – questa rivalità ha contribuito a definire il cinema francese degli anni ’60 e ’70.

Nonostante questa competizione, i due attori hanno lavorato insieme in diversi film, tra cui “Borsalino” (1970), che divenne un cult e consolidò la loro fama di superstar. Tuttavia, la loro collaborazione non fu priva di tensioni, alimentate da divergenze creative e dalla pressione mediatica.

La carriera di Delon è indissolubilmente legata a due registi che hanno influenzato profondamente il suo percorso artistico: Luchino Visconti e Jean-Pierre Melville.

Con Visconti, Delon ha trovato un maestro e un mentore. Il loro primo incontro avvenne con “Rocco e i suoi fratelli” (1960), un film che ha segnato l’inizio di una collaborazione fruttuosa. Delon ha spesso descritto Visconti come un regista capace di tirare fuori il meglio da lui, trasformandolo in un attore di rango mondiale. Il ruolo del principe Tancredi ne “Il Gattopardo” (1963) rimane uno dei suoi più memorabili, mentre con “Ludwig” (1973), Delon ha interpretato un indimenticabile Luigi II di Baviera.

Jean-Pierre Melville, d’altra parte, ha affinato il lato più oscuro e introspettivo di Delon. In “Frank Costello faccia d’angelo” (1967), Delon ha incarnato alla perfezione il killer solitario, glaciale e implacabile, dando vita a uno dei ruoli più iconici della sua carriera. La loro collaborazione proseguì con “I senza nome” (1970), un altro capolavoro del cinema noir che confermò Delon come uno degli attori più affascinanti e misteriosi del panorama cinematografico.

Delon ha anche lavorato con Godard (Nouvelle Vague), Christian Jacque (Fanfan la tulipe), diverse volte con Deray, Antonioni (L’eclissi), Zurlini (La prima notte di quiete dove era un personaggio dolente ed iconico) e moltissimi registi francesi (Blier, Jessua, Lautner, Giovanni, Granier Deferre, Molinaro, Leconte, Cavalier, Malle, Enrico). Da ricordare anche il grandissimo Mr. Klein di Losey e l’apparizione nel film di Schlondorff Un amore di Swann. Sfortunate sono state invece le sue incursioni ad Hollywood in opere che sono sostanzialmente produzioni di medio livello.

I 10 Film Imperdibili di Alain Delon

Troppi sarebbero i titoli che, in parte, suggeriamo sopra. Questa è solo una semplice selezione per avvicinare la sua monumentale carriera.

  1. “Rocco e i suoi fratelli” (1960) – Diretto da Luchino Visconti, Delon interpreta Rocco, un giovane che cerca di mantenere unita la sua famiglia in una Milano ostile. Un dramma intenso che ha consolidato la sua fama internazionale.
  2. “Delitto in pieno sole” (1960) – Nel ruolo di Tom Ripley, Delon è un giovane affascinante e amoralmente ambizioso, in questo thriller diretto da René Clément, basato sul romanzo Il talento di Mr. Ripley di Patricia Highsmith.
  3. “Il Gattopardo” (1963) – In questo capolavoro di Visconti, Delon interpreta Tancredi, il nipote ambizioso del principe di Salina, in un’epica riflessione sul cambiamento e il declino della nobiltà siciliana.
  4. “Frank Costello faccia d’angelo” (1967) – Diretto da Jean-Pierre Melville, Delon è un killer professionista in uno dei film noir più iconici della storia del cinema.
  5. “La piscina” (1969) – Un thriller psicologico in cui Delon recita al fianco di Romy Schneider, ambientato sotto il sole della Costa Azzurra. Il film è noto per la sua tensione sottile e il suo finale sorprendente.
  6. “Il clan dei siciliani” (1969) – Un poliziesco diretto da Henri Verneuil, dove Delon recita accanto a Jean Gabin e Lino Ventura, in una storia di crimine e vendetta che è diventata un classico del cinema francese.
  7. “I senza nome” (1970) – Ancora con la regia di Melville, Delon interpreta un ex detenuto che pianifica un ultimo colpo, in un film che esplora i temi dell’onore e della lealtà tra criminali.
  8. “Notte senza fine” (1972) – In questo thriller psicologico, Delon interpreta un uomo ossessionato dalla ricerca della verità sulla morte della sua amante. Il film è una discesa nei meandri della mente umana e della vendetta.
  9. “Borsalino” (1970) – Un film cult che riunisce Delon e Belmondo in una storia di gangster ambientata nella Marsiglia degli anni ’30, caratterizzata da una forte chimica tra i due protagonisti.
  10. “Ludwig” (1973) – Ancora diretto da Visconti, Delon interpreta Luigi II di Baviera in questo dramma storico che esplora la vita e la follia del monarca, offrendo una delle performance più intense della sua carriera.

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