Ad Astra – Padre

Il nostro parere

Ad Astra (2019) USA di James Gray

Roy McBride, ingegnere spaziale, attraversa il Sistema Solare alla ricerca del padre scomparso da vent’anni durante una missione. L’uomo, però, scopre qualcosa che minaccia la sopravvivenza stessa dell’umanità.

Magnifici effetti speciali ed una storia che si sviluppa alternando il magnetismo delle immagini ai ritmi fin troppo compassati che poco hanno vedere con la metafisica e più con la noia.

Il tema è il viaggio, ma la conclusione è circolare: puoi andare ovunque nell’universo ma la tua vera meta è la scoperta di te stesso. Analogamente a 2001, film di evidente riferimento, anche qua la ricerca è puramente interiore e lo spazio, la fantascienza è la cornice. Come per Interstellar il nucleo sono i propri affetti, l’ambiente familiare, i rapporti umani che sanno realmente dare sostanza ad una vita.

Gray non riesce a compensare i vuoti della trama che dovevano essere vuoti interiori e i silenzi appaiono spesso interminabili ma è rispettoso del passato e coerente con le sue tematiche. Pitt è discretamente bravo ma è frenato dalla freddezza anonima del taglio dato allo sviluppo.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email