10 personaggi del cinema italiano morti nel 2020

Non ci sono solo registi e attori da ricordare ma anche coloro che hanno contribuito alla realizzazione dei film o hanno rappresentato qualcosa per il cinema italiano durante la loro vita a partire dal più grande compositore della storia.

Ennio Morricone (Roma 1928 – 2020). È universalmente considerato uno dei massimi autori della musica cinematografica, alla quale ha dato il suo notevole contributo nell’arco di quarant’anni con oltre quattrocento colonne sonore originali. In questo settore ha messo a frutto un’esperienza estremamente ricca, sia per il tipo di attività (arrangiatore, compositore, esecutore e direttore) sia per i generi praticati, elaborando un linguaggio efficace sul piano drammaturgico e al tempo stesso originale e innovativo sul piano musicale. Nelle innumerevoli collaborazioni con registi di tutte le nazionalità ha saputo inventare commenti musicali per ogni tipo di situazione narrativa e filone cinematografico, e per alcuni generi, come il western all’italiana, ha stabilito con le proprie colonne sonore un vero e proprio vocabolario, destinato a rimanere un punto di riferimento ineludibile. Tra i numerosi premi che gli sono stati assegnati vanno citati il Leone d’oro alla carriera in occasione della 52° Mostra del cinema di Venezia (1997), l’Oscar alla carriera (2007), l’Oscar alla miglior colonna sonora per le musiche del film The hateful eight di Q. Tarantino (2016), tre Golden Globes e, tra il 1988 e il 2013, nove David di Donatello. Nel 2016 gli è stata inoltre attribuita una stella nella celebre Hollywood Walk of Fame. Nel 2017 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Gianni Minervini (Napoli 1928 – Roma 2020) è stato un produttore cinematografico e attore italiano. Figlio del giornalista Roberto e fratello della scultrice Annamaria, come attore interpretò il ragazzo fiorentino che fa una sonora pernacchia ad Alberto Sordi nel film Souvenir d’Italie di Antonio Pietrangeli. Nel 1976 fondò la AMA Film in società con i fratelli Antonio e Pupi Avati. Talent scout del cinema italiano, produsse il primo film di Giuseppe Bertolucci, Berlinguer ti voglio bene. Fu anche il produttore dei primi film di Gabriele Salvatores, ricevendo il Premio Oscar con Mediterraneo nel 1992.

Augusto Caminito (Napoli 1939 – Roma 2020) Iniziò nel 1984 la sua collaborazione con Lucio Fulci: fu produttore di Murderock – Uccide a passo di danza. Dopo due anni fu la volta della commedia di Carlo Verdone Troppo forte. Nei due anni successivi fu ancora attivo nella commedia, con Rimini Rimini, Rimini Rimini – Un anno dopo e Com’è dura l’avventura. La prima regia di Augusto Caminito fu una co-regia del 1972 con Francesco Scardamaglia, per il documentario Maschi e femmine. La seconda regia, del 1988, fu Grandi cacciatori; la terza e ultima regia sarà quella di Nosferatu a Venezia (1988).

Camillo Bazzoni (Salsomaggiore Terme 1934 – Mori 2020) Entra nel mondo del cinema come assistente operatore. Nei primi anni sessanta alterna questo lavoro  alla regia di cortometraggi, tra cui spiccano L’urlo (1966) e Rapporto segreto (1967), fotografati da un giovane Vittorio Storaro. Nel 1967 esordisce come direttore della fotografia per un film diretto dal fratello maggiore Luigi, L’uomo, l’orgoglio, la vendetta. Nel 1968 si cimenta per la prima volta nella regia di un lungometraggio con lo spaghetti western Vivo per la tua morte. Dopo aver diretto altri film a basso budget, abbandona la regia per dedicarsi esclusivamente alla direzione della fotografia, collaborando con registi quali Salvatore Samperi (Ernesto, 1979; Amore in prima classe, 1980), Lina Wertmüller (Scherzo del destino ….., 1983; Notte d’estate ……. , 1986) e Mario Monicelli (Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno, 1984; Le due vite di Mattia Pascal, 1985; Speriamo che sia femmina, 1986). A cavallo tra anni 80 e 90 cura la fotografia degli ultimi due film di Massimo Troisi, Le vie del Signore sono finite (1987) e Pensavo fosse amore invece era un calesse (1991).

Luciano Ricceri (Roma 1940 – Orte 2020) All’inizio della sua carriera ha lavorato come assistente scenografo di Piero Gherardi in due film di Federico Fellini, 8½ (1963) e Giulietta degli spiriti (1965). Ha ricevuto il Nastro d’argento alla migliore scenografia 1991 per il film Il viaggio di Capitan Fracassa e il David di Donatello per il miglior scenografo 2001 per Concorrenza sleale. Ha fatto le scenografie di molti altri film di Ettore Scola, tra i quali L’arcidiavolo, La famiglia, Splendor, Che ora è?, La cena e Maccheroni. Si ricorda di lui in particolare le «scenografie – interamente ricostruite in studio – per Marco Polo (1982) di Giuliano Montaldo».

Rosanna Grazia Volpi (Pontedera 1941 – Viareggio, 2020) è stata una produttrice cinematografica italiana. Iniziò a lavorare negli anni sessanta come direttrice di produzione dei film dei fratelli Taviani. Nel 1975 esordisce come produttrice col film Quanto è bello lu murire acciso di Ennio Lorenzini e Il sospetto di Citto Maselli. Con le sue diverse società realizzò tutti i film e le fiction televisive dei Taviani a partire da Il sole anche di notte (1990), oltre a opere di Vito Zagarrio (La donna della luna, 1988), Giuseppe Ferrara (Segreto di stato, 1995), Antonio Frazzi (Il commissario De Luca, miniserie TV, 2008), Carlo Lucarelli (L’isola dell’angelo caduto, 2012). Nel 2012 vinse il David di Donatello per il miglior produttore per il film Cesare deve morire, regia di Paolo e Vittorio Taviani. Era sposata col montatore Roberto Perpignani.

Bruna Parmesan (Venezia 1923 – Roma 2020) Nel cinema italiano ha lavorato come costumista in quasi 40 film tra il 1964 e il 1988, collaborando tra gli altri con Federico Fellini, Luigi Zampa (Il medico della mutua), Steno (Febbre da cavallo, Ettore Scola, Luciano Salce e soprattutto con Alberto Sordi, con cui instaurò un duraturo sodalizio in 24 film tra il 1966 e il 1984. Negli anni ’90 e fino al 2004 lavora in alcuni film per la televisione; per il piccolo schermo aveva già lavorato, tra il 1968 e il 1969, nelle due serie di telefilm di grande successo La famiglia Benvenuti. Compare, nel ruolo di se stessa, nei documentari L’uomo segreto di Nino Bizzarri (2003) su Ennio Flaiano e in L’estate di Bruno Cortona di Gloria De Antoni (2012) sulla lavorazione del film Il sorpasso di Dino Risi.

Enrique Irazoqui Levi (Barcellona 1944 –2020) è stato un attore, scacchista e accademico spagnolo. Divenne noto al pubblico per aver interpretato Gesù nel film Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini. Nato in una famiglia borghese fu sin da giovane un militante comunista e antifranchista. Nel 196 il sindacato universitario clandestino di Barcellona, lo inviò a Firenze per cercare soldi per gli studenti antifranchisti. In questo frangente conobbe Pasolini e la Morante. Il regista italiano in quel periodo era alla ricerca di un interprete per la figura di Cristo per il film Il Vangelo secondo Matteo. Il volto del giovane spagnolo lo intrigò; Pasolini gli chiese di interpretare questo ruolo. Inizialmente contrario alla parte, poiché in contrasto con la sua ideologia, fu convinto ad accettare da Elsa Morante, dal produttore Alfredo Bini e dall’amico Giorgio Manacorda, i quali gli suggerirono di interpretare un Gesù gramsciano, e dall’entità della paga che avrebbe ricevuto, pensando a quanto sarebbe stata utile per la causa del movimento clandestino antifranchista alla quale successivamente la devolverà. Rientrato in patria, venne punito dal regime franchista per aver partecipato alla realizzazione di un film di “propaganda comunista”, col ritiro del passaporto e l’espulsione dall’università.


Alfio Contini (Rosignano Marittimo 1927 – Manciano 2020) è stato un direttore della fotografia italiano. La sua carriera conta oltre un centinaio di film nell’arco di quasi cinquant’anni. Ha collaborato fra gli altri con Dino Risi in 7 film (tra cui Il sorpasso, La marcia su Roma, I mostri), Liliana Cavani, Michelangelo Antonioni, Pasquale Festa Campanile, Castellano e Pipolo, Adriano Celentano, Florestano Vancini.

Detto Mariano, pseudonimo di Mariano Detto (Monte Urano 1937 – Milano 2020) Ha collaborato con molti artisti, di cui i più noti sono Adriano Celentano, Al Bano, I Camaleonti, Mario Del Monaco, Mina e Lucio Battisti, realizzando gli arrangiamenti di alcune canzoni entrate nella storia della musica leggera italiana. Ha composto inoltre le musiche per molte canzoni e colonne sonore di successo. Durante il servizio di leva conosce Adriano Celentano con cui entra in rapporto di amicizia. per poi lavorare con lui come pianista e arrangiatore. In parallelo continua l’attività di compositore e, sporadicamente, di autore di testi; si dedica inoltre anche alla realizzazione di colonne sonore. Dal 1979 inizia sia l’attività di compositore di sigle per cartoni animati (Mazinga) che di autore di colonne sonore per fiction e programmi televisivi (Drive In). Entra anche nel mondo delle colonne sonore con il primo film di Maurizio Nichetti, Ratataplan. Negli anni ottanta compone e dirige per film quali Qua la mano, Il bisbetico domato e Spaghetti a mezzanotte. È morto a Milano il 25 marzo 2020 per COVID-19.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email